Castagne… sinonimo di autunno

Castagne… ovvero sinonimo di autunno. La loro dolcezza e il loro sapore si adattano perfettamente alle giornate corte e alle temperature che scendono. Regalano subito l’idea di un fuoco ardente e di una cottura lenta, davanti a una stufa o a un camino.

Le castagne sono un frutto che deve le sue origini in diverse aree geografiche, tra cui l’Asia e l’Europa sud-orientale. Fin dai tempi dei Greci e dei Romani pare fosse una presenza abituale negli eventi e nei pasti più squisiti.

Come cuocerle?

La maggior parte delle persone le preferisce arrosto, effettuando (prima della cottura) un piccolo taglio su ciascuna, per evitare che esplodano con il calore. Per cucinarle si usano spesso una vecchia pala o una padella. Si arrostiscono quasi altrettanto bene in un forno caldo, a 25 minuti a 200°C.

Quando mangiarle?

Comunque siano cotte, fatele raffreddare un po’ prima di sbucciarle: il guscio ben cotto dovrebbe staccarsi facilmente dal cuore dolce e affumicato.

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La tua merenda a scuola

La maggior parte degli esperti di salute afferma che mangiare frutta fresca (come spuntino prima dei pasti o merenda) è importante per condurre una dieta sana. Sono una fonte di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti essenziali. La frutta fresca dovrebbe costituire gran parte del piatto, durante i pasti. Solitamente la frutta dovrebbe essere consumata in determinati momenti, considerando la quantità di zucchero che contengono.

Quando non va mangiata la frutta?
I frutti sono ricchi di nutrienti essenziali; tuttavia, è importante sapere – per esempio – che si dovrebbe evitare di mangiarli subito dopo aver mangiato. La frutta dovrebbe, per certi versi, rappresentare un pasto “separato” e non dovrebbe essere combinata, generalmente, con i pasti principali. Mangiare frutta dopo un pasto non è consigliabile, poiché potrebbe non essere digerita correttamente. Lo stesso vale per i suoi nutrienti. È necessario lasciare uno spazio di almeno trenta minuti tra un pasto e uno spuntino a base di frutta.

Quando dovremmo idealmente mangiare la frutta?
Dovrebbe essere mangiata al mattino, magari dopo un bicchiere d’acqua. Mangiando la frutta a stomaco vuoto, fornirà una grande quantità di energia. L’ideale sarebbe consumare la frutta fresca (per esempio le macedonie Frueat o i mandarini Tango, dolci e senza semi) come primo alimento al mattino, tra colazione e pranzo o come spuntino.
Mangiare un po’ di frutta almeno mezz’ora prima del pasto principale può aiutare a controllare l’eccesso di cibo durante il pranzo o la cena.

Spreafico avvia un nuovo percorso di sostenibilità

Il primo bilancio della società ispirato a standard europei innovativi sarà disponibile entro fine anno
Coinvolti gli stakeholder del gruppo coordinati da The European House – Ambrosetti, knowledge partner del progetto

La Spreafico Francesco & F.lli spa di Dolzago (Lecco), produttore, importatore e distributore di frutta premium punta su nuovi standard Environmental, social and corporate governance (ESG) per ridefinire il proprio piano strategico, con l’obiettivo di presentare già nel 2022 il primo Bilancio di Sostenibilità secondo i nuovi parametri richiesti dall’Europa.
Sposando una visione condivisa dalla famiglia Spreafico, da due generazioni alla guida dell’azienda, il gruppo ha deciso di anticipare e fare proprio il traguardo normativo definito dalla nuova Corporate Sustainability Reporting Directive europea (CSRD) pubblicando già entro il prossimo dicembre la Dichiarazione non finanziaria ispirata alle linee guida dell’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG).
Dal 2024, infatti, oltre 49 mila aziende europee saranno tenute a integrare nella propria Relazione sulla gestione un Corporate Sustainability Report per rendicontare, attraverso uno standard condiviso, le proprie performance di sostenibilità.
Per dare centralità alle prerogative dell’azienda in termini di impatto economico, ambientale e sociale, sono stati coinvolti 15 stakeholder rappresentativi di altrettante categorie, dal retail alla finanza, con cui Spreafico si interfaccia quotidianamente. A coordinarli, The European House – Ambrosetti, knowledge partner della società. L’obiettivo è identificare insieme i temi chiave attorno ai quali costruire un percorso di sostenibilità condiviso.
Il 13 settembre è stata avviata la prima fase, definita “di Materialità”, cui seguirà a dicembre prossimo l’approvazione del report e, a seguire, la definizione del piano strategico di sostenibilità.
Gli obiettivi di medio e lungo termine che l’azienda si impegnerà a raggiungere saranno inseriti contestualmente nel proprio piano industriale.
Dopo un anno caratterizzato da importanti evoluzioni nei comparti della logistica, della compliance e nella selezione dei fornitori, Spreafico punta ora a mettere al centro le best practice definite con gli stakeholder nei temi più diversi: dal packaging sostenibile, all’efficienza energetica, fino alla valorizzazione e sviluppo della filiera e delle competenze.

 

Pere italiane, si prevede un raccolto molto buono

Spreafico non è solo importatore e distributore ma è, prima di tutto, produttore.
La nostra avventura è iniziata nel 1970 quando sorsero la prima azienda agricola e lo stabilimento a Sala
Bolognese. Qui abbiamo iniziato a coltivare e lavorare pere, mele e frutta a nocciolo.
Il lavoro dei mesi precedenti, ora, si concretizza: nei punti vendita potrete trovare le pere Spreafico
provenienti dalle nostre realtà agricole.

Quali sono le varietà di pere?
Sono diverse le varietà di pere che coltiviamo all’interno delle nostre aziende agricole in Emilia
Romagna, Veneto e Lazio: è così che siamo in grado di proporre ai nostri clienti in Italia e all’estero
deliziose pere da luglio fino a metà maggio e le varietà che coltiviamo sono le seguenti: Coscia, Carmen,
Santamaria, Williams, Max Red, Conference, Abate, Kaiser e la nostra Regina Angys.

Oltre le difficoltà climatiche
Quest’anno, nonostante le difficoltà climatiche, si prevede un raccolto molto buono che si avvicina agli ottimi risultati registrati nel 2020” racconta Simone Spreafico “Per via della siccità molto probabilmente avremo frutti dal calibro più piccolo rispetto al solito, la carenza d’acqua non permette alle piante di sviluppare frutti molto grandi (le pere sono composte dall’84% di acqua) ma il sole caldo di questa stagione regalerà alle pere un grado brix più elevato, che conferirà loro particolare dolcezza. Anche per quanto riguarda la nostra pera Angys i presupposti della prossima campagna sembrano essere positivi. Dopo le rovinose gelate e le cimici asiatiche degli anni scorsi, il 2022 ci fa ben sperare e nei prossimi mesi scopriremo se le nostre previsioni saranno corrette.