La tua merenda a scuola

La maggior parte degli esperti di salute afferma che mangiare frutta fresca (come spuntino prima dei pasti o merenda) è importante per condurre una dieta sana. Sono una fonte di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti essenziali. La frutta fresca dovrebbe costituire gran parte del piatto, durante i pasti. Solitamente la frutta dovrebbe essere consumata in determinati momenti, considerando la quantità di zucchero che contengono.

Quando non va mangiata la frutta?
I frutti sono ricchi di nutrienti essenziali; tuttavia, è importante sapere – per esempio – che si dovrebbe evitare di mangiarli subito dopo aver mangiato. La frutta dovrebbe, per certi versi, rappresentare un pasto “separato” e non dovrebbe essere combinata, generalmente, con i pasti principali. Mangiare frutta dopo un pasto non è consigliabile, poiché potrebbe non essere digerita correttamente. Lo stesso vale per i suoi nutrienti. È necessario lasciare uno spazio di almeno trenta minuti tra un pasto e uno spuntino a base di frutta.

Quando dovremmo idealmente mangiare la frutta?
Dovrebbe essere mangiata al mattino, magari dopo un bicchiere d’acqua. Mangiando la frutta a stomaco vuoto, fornirà una grande quantità di energia. L’ideale sarebbe consumare la frutta fresca (per esempio le macedonie Frueat o i mandarini Tango, dolci e senza semi) come primo alimento al mattino, tra colazione e pranzo o come spuntino.
Mangiare un po’ di frutta almeno mezz’ora prima del pasto principale può aiutare a controllare l’eccesso di cibo durante il pranzo o la cena.

Spreafico avvia un nuovo percorso di sostenibilità

Il primo bilancio della società ispirato a standard europei innovativi sarà disponibile entro fine anno
Coinvolti gli stakeholder del gruppo coordinati da The European House – Ambrosetti, knowledge partner del progetto

La Spreafico Francesco & F.lli spa di Dolzago (Lecco), produttore, importatore e distributore di frutta premium punta su nuovi standard Environmental, social and corporate governance (ESG) per ridefinire il proprio piano strategico, con l’obiettivo di presentare già nel 2022 il primo Bilancio di Sostenibilità secondo i nuovi parametri richiesti dall’Europa.
Sposando una visione condivisa dalla famiglia Spreafico, da due generazioni alla guida dell’azienda, il gruppo ha deciso di anticipare e fare proprio il traguardo normativo definito dalla nuova Corporate Sustainability Reporting Directive europea (CSRD) pubblicando già entro il prossimo dicembre la Dichiarazione non finanziaria ispirata alle linee guida dell’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG).
Dal 2024, infatti, oltre 49 mila aziende europee saranno tenute a integrare nella propria Relazione sulla gestione un Corporate Sustainability Report per rendicontare, attraverso uno standard condiviso, le proprie performance di sostenibilità.
Per dare centralità alle prerogative dell’azienda in termini di impatto economico, ambientale e sociale, sono stati coinvolti 15 stakeholder rappresentativi di altrettante categorie, dal retail alla finanza, con cui Spreafico si interfaccia quotidianamente. A coordinarli, The European House – Ambrosetti, knowledge partner della società. L’obiettivo è identificare insieme i temi chiave attorno ai quali costruire un percorso di sostenibilità condiviso.
Il 13 settembre è stata avviata la prima fase, definita “di Materialità”, cui seguirà a dicembre prossimo l’approvazione del report e, a seguire, la definizione del piano strategico di sostenibilità.
Gli obiettivi di medio e lungo termine che l’azienda si impegnerà a raggiungere saranno inseriti contestualmente nel proprio piano industriale.
Dopo un anno caratterizzato da importanti evoluzioni nei comparti della logistica, della compliance e nella selezione dei fornitori, Spreafico punta ora a mettere al centro le best practice definite con gli stakeholder nei temi più diversi: dal packaging sostenibile, all’efficienza energetica, fino alla valorizzazione e sviluppo della filiera e delle competenze.